Lampedusa

Come ogni viaggio che si rispetti, qualche foto, a dimostrazione dei luoghi visitati. Non vi azzardate a dire che ho fatto finta di andarci, le prove sono qui sotto …

Isola dei Conigli - Lampedusa

Cala Creta - Lampedusa

Una delle cale sulla costa a nord a picco sul mare - Lampedusa

Lampedusa

Sabato mattina partenza. Volo diretto Malpensa – Lampedusa. La vacanza sognata, a giugno ogni vacanza marina assume connotati speciali: poca gente, acque più pulite del previsto e accoglienza assicurata. La stagione è ancora sul nascere e chi ti ospita non è stanco. Mentre tu lo sei e ti fai coccolare … la formula roulette in appartamento può celare qualche insidia, ma il prezzo (325 euro a testa per 7 notti più volo a/r) era davvero invitante. Come dire di no!

Scintille, storie di anime vagabonde

Un libro inusuale ma fortemente intenso. Lerner, di cui non ho mai letto molto, semmai ho ascoltato in tv, ci propone un vero immergersi nei suoi ricordi famigliari, nel suo vissuto e nella sua condizione fino a qualche anno fa di apolide. È un libro che narra la difficoltà di rivivere le sue origini. Indubbiamente una biografia complessa. Ammetto che ogni tanto mi ha dato davvero l’impressione di perdermi, soprattutto quando l’autore, di indiscussa bravura e cultura, accelera e approfondisce temi di natura isrelo palestinese. Sono molto intensi i racconti dei suoi viaggi, in Polonia e in Libano, luoghi originari delle famiglie paterna e materna.

Deliri botanici

Ancora soddisfatto del weekend appena trascorso. Grandi manovre sui balconi di casa nostra, che pian piano hanno acquistato l’aspetto che si confà alla primavera. Dopo l’inverno, che ogni tanto allunga ancora i suoi deboli artigli ormai innoqui, io e Milli abbiamo dato sfogo alla nostra fantasia, più lei che io, in tema piante fiorite. Il colpo d’occhio di ieri pomeriggio era notevole e i colori meravigliosi. Sui nostri balconi c’è di tutto, dalle azalee alle campanule di montagna, dai ciclamini di bosco alle aromatiche, rosmarini, erba cipollina, salvia. Dal cigliegio giapponese ai prebonsai di ginepro e fico, dal pomodoro al ficus retusa, dall’acero al pino mugo …..

Un po’ stanco ma felice, dopo spostamenti e rinvasi, posizionamenti e aggiustamenti, vi regalo una foto …

azalea

Il Suggeritore

Il Suggeritore, di Donato Carrisi. Un libro molto originale nel genere, che lascia senza respiro. Capacità dell’autore di cambiare continuamente ritmo e velocità nello svolgimeto della trama. Mi è davvero piaciuto, di gialli ne leggo molti e quello di Carrisi mi ha colpito per l’originalità e per i tempi della narrazione. Incredibilmente abile l’autore nel nascondere il quadro complessivo della storia, che all’improvviso si svela con colpi di scena a ripetizione. Voto 8.

GINEPRO

Il corso bonsai prosegue. Circa un mese dopo Natale, le lezioni sono ricominciate, intervallate da alcune settimane di pausa che ne hanno spezzato purtroppo la continuità. Non importa però, le lavorazioni sulle piante, specialmente quelle più importanti, devono essere diradate nel tempo. La pianta ha bisogno di metabolizzare i cambiamenti. Come tutti gli esseri viventi naturalmente.
Il nostro insegnante ci ha fatto trovare un prebonsai di ginepro ciascuno. E finalmente abbiamo cominciato a lavorare su una pianta che rimarrà nostra. Per prima cosa abbiamo sfoltito a fondo, facendo gran pulizia alla base e cercando di selezionare già dalle prime fasi i rami più importanti. Accorciamento di almeno un terzo di ogni ramo e ovviamente filo ovunque. Il tutto lasciando la pianta nel suo bel vaso originario da prebonsai. Nelle lezioni successive abbiamo fatto ulteriori selezioni di rami e finalmente oggi ho effettuato il primo simpatico rinvaso. Ora il ginepro starà tranquillo a vegetare nel suo vaso in terracotta, bombato da discrete quantità di concime BioGold.
Qui di seguito le foto che ritraggono il ginepro dopo potatura e filo (febbraio) e le foto di ieri nel nuovo vaso (aprile).

aggancio filo

il ginepro a febbraio 2010 nel primo vaso

base

ginepro febbraio 2010

nebari

ginepro aprile 2010

il ginepro nel suo nuovo vaso

CORSO BONSAI

Ieri sera, al corso bonsai a cui sto partecipando, abbiamo rinvasato una quercia, rivaso di manutenzione, e ho tentato di avvolgere il filo su un pino a cinque aghi. Siamo alla terza lezione e le difficoltà aumentano. Per esempio, pensavo che l’applicazione del filo, in fondo fosse abbastanza semplice. Invece, oltre ad essere estremamente complessa, riveste il ruolo centrale nell’arte bonsai. Pochissime essenze non secessitano del filo nella modellazione. La manualità e la dimistichezza sono fondamentali e penso ci vorranno anni prima di acquisire una capacità tale da consentirmi di non metterci un paio d’ore per applicare correttamente solo dieci centimetri di filo.

Per la cronaca, il corso bonsai è tenuto da Ambrogio, presso il Lifegate Cafè di Milano.

preparazione filo per ancoraggio

preparazione filo di ancoraggio

strato di akadama, terriccio universale e umus

MUTUO

Dal Sole 24ore di oggi:
“Ai risparmiatori più attenti non sarà sfuggito: l’Euribor a 1 mese ha rialzato la testa. Il parametro principale per la determinazione delle rate variabili dei mutui è infatti oggi risalito allo 0,466% dallo 0,438% di ieri. Roba di pochi centesimi, d’accordo, ma erano sicuramente mesi che un movimento del genere non si verificava. Qualcuno potrà aver collegato l’aumento alla tensione generata sui mercati dalla notizia delle difficoltà finanziarie di Dubai, ma la spiegazione è probabilmente più semplice ed è da addebitarsi a fattori puramente tecnici. Molti ricorderanno infatti ciò che avvenne due anni fa proprio alla fine di novembre: allora l’Euribor a 1 mese mise a segno un balzo record passando dal 4,17% al 4,81 per cento. Altri tempi, altre condizioni sul mercato, si dirà. Ma la motivazione è sempre la stessa e ha a che vedere con l’avvicinarsi della fine dell’anno solare. Da oggi infatti gli operatori lavorano con valuta 1 dicembre e questo significa che la scadenza 1 mese va direttamente al 2010. In questo caso le banche che prestano il denaro (l’Euribor è proprio il tasso che misura questo tipo di operazioni) chiedono un adeguamento delle remunerazioni in linea con le scadenze successive (più elevate). La riprova del fatto che si tratti di un effetto meramente tecnico e che il fattore-Dubai sia in fondo secondario è rappresentata dal valore dell’Euribor 3 mesi, rimasto sostanzialmente invariato a quota 0,718%. Quest’ultimo tasso, in realtà, aveva subito un leggero e temporaneo rialzo per lo stesso motivo proprio due mesi fa. Anche le attese per i prossimi mesi restano sostanzialmente invariate: i tassi impliciti determinati sul valore del future dell’Euribor 3 mesi indicano 0,77% per metà dicembre, 0,89% per marzo 2010, 1,18% per giugno 2010, 1,76% per la fine del prossimo anno e anzi segnano una significativa flessione rispetto a qualche giorno fa sulle scadenze 2011-2012. “I mercati – sottolinea Stefano Pignatelli di Aritma I.F. – hanno rivisto al ribasso le attese a causa di una ripresa economica che potrebbe essere decisamente modesta, anche perché le misure di stimolo saranno necessariamente ridotte per non far esplodere i bilanci pubblici, e di un’inflazione che continuerà a essere tendenzialmente l’ultimo dei problemi”. Insomma, la tregua sui mutui a tasso variabile è destinata a proseguire.”

Da gennaio il mio mutuo passa da fisso a variabile. È una scelta che ho fatto un paio di mesi fa e che, la banca presso la quale lavoro, attuerà dalla rata di gennaio 2010. Questo perchè, come dipendente mi è concesso rinegoziare il tasso tutt le volte che voglio, ma solo ogni due anni. Leggendo le prime righe dell’ articolo mi era venuto un coccolone. Il fatto che i tassi saliranno appenna io passeró al variabile è assodato, ma cazzo, aspettate, fatemi godere qualche mese!!!

NUCLEARE? No, grazie

Dal blog di Grillo: “Non esistono centrali nucleari sicure. Non esiste una sola assicurazione al mondo che abbia accettato di di assicurare una centrale nucleare. Non è stato trovato un sistema sicuro per smaltire le scorie radioattive. Il nucleare è’ antieconomico, costa molto di più la costruzione, la gestione e lo smantellamento della centrale dell’energia che produce. Il nucleare è pagato sempre dai cittadini come extra costo sulla bolletta o con le tasse. Il nucleare si fa con l’uranio, una risorsa a tempo che finirà entro 50 anni. L’uranio è presente in 4/5 Stati nel mondo, l’Italia non è uno di questi.”

Sinceramente mi bastano queste poche considerazioni per decidere. Solo un pazzo, fatte salve le righe qui sopra, che corrispondono a verità incontroverbili, potrebbe pensare che il nucleare è un’alternativa sicura, pulita ed economica alle energie attualmente utilizzate. Un pazzo o … uno a cui tutto ciò porta guadagno. E siamo alle solite. Il paese delle banane. Questa gentaglia la deve finire di pensare di arricchirsi sulle vite delle persone. Si riempiono la bocca di frasi fatte nelle campagne elettorali e poi, quando possono davvero far qualcosa per il Paese, pensano soltanto a come meglio infinocchiarci.

RICOMINCIAMO

Ormai era quasi un anno che non scrivevo più sul blog. Con l’avvento di facebook, la grinta di buttar giú qualche riga è venuta meno sempre di piú e di tempo ne ho molto poco. Non so se poi questo è un vero ricominciare. Magari è solo un tentativo, ora posso postare sul blog direttamente dal mio iphone. Per il momento la considero una prova. Vedremo.
Intanto vi piazzo pure una fotina bella dello scorso inverno.